ZIGGY APS 18-12-2021 - 22:00
Propaganda 1904 plays
Gerry
a film by Gus Van Sant (2002)
Un film mai distribuito in Italia per una sonorizzazione elettronica diversa da tutte le altre, non il classico film muto ma una pellicola sperimentale che presenta soundscapes minimal. L'agonia e la morte in tempo reale sonorizzate dal vivo con una partitura sonora su un film non muto e caratterizzato da una sceneggiatura ridotta al minimo (quasi sempre improvvisata) e un audio in presa diretta che comprende suoni ambientali e dialoghi dei due protagonisti con volumi effettivi (più sono lontani dalla macchina da presa meno è comprensibile quello che si dicono). L'effetto finale è un delicato arrangiamento elettronico ambient e altre architetture sonore disegnate dal musicista Luca "Onyricon" Giglio, perfettamente mixate con i suoni del film e con lo spoken dei due protagonisti.
Luca Onyricon Giglio: electronics, synthesizers, theremin, treatments
Contributo artistico 7,00 euro
Ingresso riservato ai soci ARCI
Possibilità di cenare, prenotazione consigliata al 3394431402 (Messaggio WhatsApp)
Evento organizzato nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19
PROPAGANDA 1904
Luca "Onyricon" Giglio fonda nel 2011 fonda il primo progetto di musica elettronica sperimentale a Torino dedicato esclusivamente alla sonorizzazione di film muti e videoarte. L'esperienza è quella di un effetto “Wall of Sound”, un magma sonoro che investe lo spettatore durante la visione del film. Il sound di genere elettronico/drone/noise/ambient/industrial
è ottenuto con l’utilizzo di sintetizzatori analogici e digitali a cura di Luca Giglio (membro fisso del progetto) spesso accompagnato da altri musicisti scelti in base al film da sonorizzare.
Tra i film sonorizzati e presentati finora in Italia presso festival e rassegne cinematografiche:
The Wind (Victor Sjöström, 1928)
Electronic Labyrinth: THX 1138 4EB (George Lucas, 1967)
Un chien andalou (Luis Buñuel, 1926)
Le Voyage dans la lune (Georges Méliès, 1902)
Queen Kelly (Erich von Stroheim, 1928)
A Fool There Was (Frank Powell, 1915)
Haxan (Benjamin Christensen, 1922)
Korkarlen - Il carretto fantasma (Victor Sjöström, 1921)
Lucifer Rising (Kenneth Anger, 1972)
Berlin - Die sinfonie der Groβstadt (Walter Ruttmann, 1927)
Le avventure del Principe Achmed (Lotte Reineger, 1926)
Metropolis (Fritz Lang, 1927)
Nosferatu (Friedrich Murnau, 1922)
Il gabinetto del dott. Caligari (Robert Wiene, 1919)
Gerry (Gus Van Sant, 2002)
Begotten (E. Elias Merhige, 1991)
Luca Onyricon Giglio
Nato a Torino, laureato in discipline cinematografiche presso il DAMS di Torino.
Polistrumentista e compositore, videomaker e fotografo, nel 2011 fonda il progetto di musica elettronica sperimentale applicato al cinema muto PROPAGANDA 1904.
Tra le sue attività, la composizione di musica elettronica; sonorizzazioni di film; realizzazioni di colonne sonore per film; trattamenti e manipolazioni del suono; realizzazioni di videoclip; fotografia sperimentale, videoart e grafica.
Collabora live con diversi musicisti della scena underground italiana tra cui Riccardo Mazza, Teho Teardo, Ramon Moro, Enomisossab, Giulia Damico
Il 6 maggio 2021 viene pubblicato MUSIC FOR MONORAIL (Machiavelli Music Publishing), del quale è compositore e produttore.
Music For Monorail (Musica per Monorotaia) è un concept album di musica elettronica "vintage" di derivazione elettropop/industrial e il senso del concept è un'esperienza immersiva dove musica, video e grafica riportano alla dimensione del viaggio e dell'architettura della monorotaia dalla stazione nord alla stazione sud attraverso i 12 pezzi che compongono l'album. I videoclip, sempre diretti da Luca Giglio, sono stati girati a "Italia ‘61", l’area torinese dove sono visibili i resti della monorotaia e delle architetture circostanti. Accompagnati da filmati d'archivio, i videoclip sono proiettati come visual durante le performance di promozione live.
https://album.link/it/i/1563873617
Il Film
La poesia visiva di "Gerry", primo film della tetralogia sulla morte di Gus Van sant (seguiranno Elephant, Last Days e Paranoid Park) inizia da uno sfondo blu (stilisticamente a metà tra Jarman e Kubrick) e introduce un piano-sequenza di oltre sei minuti, accompagnato dal pianoforte liquefatto di Arvo Pärt. Solo l'incipit diretto dal regista è di una magniloquenza assoluta, quasi contemplativa.
Il viaggio è la prima tappa fondamentale del film. La strada (-guida) delle sequenze iniziali tramuterà presto nel "sentiero selvaggio" della Death Valley, che condurrà i due giovani protagonisti verso una nuova via: quella della progressiva perdizione ("Tutti i sentieri portano allo stesso posto"). L'amicizia, altra robusta ossatura a comporre lo scheletro tematico della pellicola, rende indissolubili entrambi i personaggi anche nel nome che dà il titolo all'opera. Anche in questo caso, però, risate e vaniloqui lasceranno il posto dapprima a travagliati silenzi, fino a sfociare in pianto, panico e rassegnazione. L'amicizia verrà messa a dura prova anche da disidratazione, allucinazioni e dalla consapevolezza di essere potenzialmente sempre più esposti alla morte, ora dopo ora.
Grazie a "Gerry" (distribuito in pochissime copie, in Italia mai uscito) Van Sant ha avuto l'opportunità di sprigionare le sue doti di maestria registica sperimentale e indipendente, annientando la narrazione e mettendo per una volta da parte le aspettative commerciali del pubblico. Opportunità che si ripeteranno non tanto in "Elephant" (2003), quanto in "Last days" (2005). Abituati a film che sistematicamente si nascondono dietro ai loro trucchi, il vuoto sonoro e la sintesi estrema delle immagini (fin quasi all'annullamento, per assenza di dettagli) creano nello spettatore inerme di "Gerry" imbarazzo e inettitudine. Memorabile la sequenza dell'estenuante cammino nel lago salato tra notte, alba e giorno senza mai staccare dal piano sequenza. Presentato al Sundance Film Festival e al Toronto Film Festival. Due nomination agli Independent Spirit Awards (regia e fotografia).