BARRIERA COSMICA

BARRIERA COSMICA

CIRCOLO ANTONIO BANFO APS     19-02-2022 - 17:30

BARRIERA COSMICA
Un viaggio intergalattico alla ricerca della libertà.

Teatro Carillon e la Streetview Art Gallery e il circolo A.Banfo è lieta di accogliervi all’evento “Barriera Cosmica”, esposizione performativa atta alla sensibilizzazione sul tema della migrazione e degli spazi soglia integrativi delle periferie. L’evento trova nella forma della light exposition il mezzo per proporre un percorso espositivo costituito da illustrazioni digitali animate, da momenti di bodymapping analogico e da una performance della durata di 30 minuti.
Scritto e diretto da Jacopo Della Rocca, architetto e scenografo che da anni sviluppa progetti legati al teatro digitale e videomapping a servizio di realtà emergenziali nelle periferie.
Illustrazioni e visual concept di Tommaso Pigliapoco, alias TP Hide, pittore poliedrico alla ricerca di nuove sperimentazioni in ambito linguistico, spazia dalle tecniche tradizionali alla pittura digitale attraverso linguaggi intimisti.
Performance di Lucia Pigliapoco, attrice e sociologa, da anni sviluppa progetti all’interno delle periferie con associazioni quali Teatro Carillon.
Musiche di Togaci Gaudiano, artista, critica e curatrice, segue artisti in Italia e all'estero, da oltre tre anni si occupa di progetti curatoriali nella Castiglia di Saluzzo. Fondatrice della Hulahoop Gallery Torino/Roma, ideatrice del progetto Edicolarte per Aurora è della Streetview Art Gallery.
Video e illustrazioni di Giulio Davico, alias Zulio, pittore, grafico e artista visuale, con occhio critico sulle problematiche sociali sviluppa progetti di Street Art e produzioni video nelle periferie.

Costumi digitali di Martina Gigliotti, fashion and textile designer, collabora a produzioni locali contro lo sfruttamento della manodopera e lo sviluppo di prototipi con tessuti a basso impatto ambientale.

19 Febbraio
L’evento aprirà le porte al pubblico dalle 17.30 – 21.30 al Circolo A.Banfo via Cervino,0 Torino

  • Prima replica performance ore 18.00

  • Seconda replica performance ore 19.30

  • Terza replica performance ore 21.00

E gradita prenotazione indicando la fascia di orario nella mail: viewgallerystreet@gmail.com
L’ingresso sarà consentito con green pass o tampone effettuato nelle 48h precedenti.
Offerta libera e consapevole.


“[…] Even 7,000 miles away, across oceans and continents, on mountaintops and in caves you will not escape the justice of this nation […]” (G.W.Bush, Discorso sullo Stato dell’Unione, 2002).
Dopo quasi vent’anni di dalla fatidica frase, il mondo ha conosciuto una intensa stagione di migrazioni di massa. Troppe volte i governi hanno sancito la clandestinità di questi spostamenti con la scusa del terrorismo o di attacchi mirati al welfare delle nazioni industrializzate. Tali azioni hanno legittimato il controllo di aree geografiche un tempo libere da qualsiasi imposizione, dichiarando guerra a coloro che non potendo rimanere nel loro paese, rischiano la vita in cerca di un luogo che li possa accogliere.
Il quesito entro cui si sviluppa il progetto è il seguente, se la terra intera diventasse quindi un luogo inospitale per coloro che lottano ogni giorno per sopravvivere alle continue difficoltà, dove potremmo emigrare?
Nel quartiere popolare di Barriera di Milano, a Torino, dove il tema della migrazione gioca un ruolo fondamentale nel dibattito socio-culturale, un gruppo di ragazzi immaginano di fondare la BASA (Barriera Space Agency), al fine di cercare risposta al di fuori del nostro pianeta. Un viaggio intergalattico alla scoperta di nuovi mondi fisici e ''interiori'', alla ricerca della libertà sociale e intellettuale. Un'astronauta viaggia attraverso l’universo affrontando linguaggi legati al mondo della poesia e dell’illustrazione.
La performance trova nella tecnica del videomapping il linguaggio espressivo prevalente. Una narratrice vestita di luce (videomappata) sarà la guida della perfomance (con cinque interventi narrativi), dietro di sé un telo retroproiettato proporrà i fondali e le illustrazioni parte del percorso narrativo. Frontalmente alla scena uno schermo a tubo catodico integrerà il progetto visuale, mentre ai lati verranno inserite due consolle video e audio al fine di gestire l’apparato digitale.
L’iniziativa nasce all’interno del Teatro Carillon, una compagnia nata nel 1983 a Torino in Barriera di Milano, con l'intento di stabilire, tramite lo spettacolo, un rapporto immediato e diretto con il pubblico, ispirandosi all'antico Teatro dei Saltimbanchi. Nell' ultimo periodo il gruppo sta conoscendo una nuova trasformazione, una compagine di ragazzi si è unita all'organico al fine di valorizzare l'attività teatrale in strada e nelle periferie attraverso linguaggi multimediali. La nuova direzione cerca di integrare riflessioni in merito alla scenografia e alla comunicazione teatrale, attraverso la tecnica del videomapping interattivo, accompagnando lo sviluppo di dinamiche trasversali e l'introduzione di nuove figure professionali come quelle relative al mondo dell'architettura e della sociologia