La Postura del Consenso - 3° Edizione

La Postura del Consenso - 3° Edizione

ASSOCIAZIONE TEATRALE ORFEO     22-07-2022

Presso il #Cap10100, corso Moncalieri, 18, nelle giornate del 15, 16, 17 e 18 settembre 2022 si svolgerà la terza edizione del festival femminista ‘La Postura del Consenso’.

Link Biglietti 
https://link.dice.fm/laposturadelconsenso
partecipando ai talk potrai accedere in cassa a uno sconto del 50% sull'evento serale! 

Le informazioni che seguono sono in evoluzione 

Il titolo “La postura del consenso” intende evocare un'attitudine, un modo di essere in relazione all'esterno, una risposta ragionata e libera contro le violenze, tanto fisiche quanto psicologiche, perpetrate nella società nei confronti delle donne.
Postura in quanto è necessaria un'azione attiva da parte delle donne, che si pongano protagoniste decisionali nelle loro vite; consenso perché bisogna necessariamente porsi all'interno di un contesto e in tale territorio fare valere le proprie volontà.

PROGRAMMA

- 15 Settembre -

| Aperitivo chiacchierato : L’importanza di chiamarsi Ernestə |
Modera:
- Marta Blumi Tripodi (giornalista musicale)
Il ruolo dei media nella divulgazione e nell'annullamento degli stereotipi: dalle questioni di genere al body shaming, dai nuovi attivismi intersezionali alle sensibilità personali, come fare del buon giornalismo (e della buona comunicazione social) senza scadere nella cancel culture.

| LIVE with SPECIAL GUEST |
In apertura band partecipanti al BAND-O! Progetto di accelerazione musicale promosso dal #CAP10100.

- 16 Settembre -

| Presentazione del libro "Women in Creative Industries - Il gender gap nell'industria musicale italiana” |
Edito da FRANCO ANGELI di Alessandra Micalizzi - Prefazione di Chiara Volpato
Postfazione di Sylvia Catasta.

| Aperitivo chiacchierato: "Leadership femminile dentro e fuori l'industria musicale" |
con:
- The Orchard (edizioni musicali)
- The Marketers (associazione universitaria)

| FILO ROSSO, BAMBINA DEI NO E SCATOLA NERA |
- PRODUZIONE ORIGINALE DI AMLETA IN COLLABORAZIONE CON CAP10100
Come ogni anno il festival La Postura del Consenso propone una propria produzione originale a cui forniamo nell’estate precedente una residenza teatrale e una consulenza:
Una casa. Un tavolo, una sedia, un orologio fermo appeso al muro. C’è del terriccio sul pavimento e sul tavolo, come se la casa stesse collassando sulle sue fondamenta. Due donne in scena. Filo Rosso e La Bambina dei No. Accanto a Filo Rosso, sul tavolo, un apparecchio telefonico molto antico, con tanto di rotella per comporre il numero del destinatario. La Bambina dei No sa che quello non è il suo posto, sa di non avere le scarpe adatte. A volte sembra avere cent’anni, a volte 18 o 36. Oggi ne ha 7 e Filo Rosso non vuole più ascoltarla. La Bambina dei No ha trovato in giardino una scatola nera. Ma Filo Rosso non lo sa.

| LIVE SET |
Fino a tarda notte, il femminismo è la nostra festa e lo sarà fino all'alba di un nuovo orizzonte!

- 17 Settembre - 

| Aperitivo chiacchierato: “Equaly presenta: La mascolinità tossica sul palco, fuori dal palco e tutto intorno a noi: le artiste” |
Giorgieness, CRLN, Anna, Elettra Lamborghini sono solo alcuni nomi di una probabilmente infinita lista di artiste che si sono sentite urlare ingiurie dal pubblico durante le loro esibizioni, da “troia” ai cori da stadio “nuda! nuda!”, in molti casi svilendo e persino costringendo a interrompere la performance stessa. L’aggressività maschilista, anche interiorizzata da molte donne, verso la fisicità femminile e gli stereotipi intrinsecamente legati ad essa, è ovunque, è quotidiana e stronca qualsiasi convinzione di comune senso del decoro, arrivando a colpire persino Loretta Goggi a 70 anni compiuti durante un riconoscimento alla carriera. Non si salva nemmeno l’icona internazionale Laura Pausini, durante la conduzione del recente Eurovision, in abiti firmatissimi, che pure ha dovuto subire un’accurata analisi della presunta inopportunità delle sue mise, viste le sue curve. Non contano gli anni di carriera, non conta la fama, non contano nemmeno le case di moda che fanno a gara per vestirti, non si sfugge mai al perenne processo della “giusta, corretta, socialmente accettabile” apparenza. Il messaggio inflitto è sempre lo stesso: se sei a tuo agio con il tuo corpo e lo mostri con sicurezza, l’obiettivo non può che essere quello di attirare e subire ogni tipo di attenzione maschile, che bisogna contemporaneamente desiderare e temere; se al contrario non hai un corpo conforme agli standard della nostra società patriarcale, allora come osi mostrarti sicura del tuo corpo spacciandolo per bello quando bello non è stato decretato? Se un’artista non è libera di esprimersi, non è libera di comunicare come vorrebbe, non è libera di essere artista come sente, se deve innanzitutto e senza sosta acquietare il male gaze, lo sguardo sovrano maschile, per potersi fare strada negli interstizi della misoginia, dallo studio di registrazione al palco, dalla scuola di musica al backstage post concerto, quanta energia, quanta identità sacrifica a discapito della sua arte? Parliamo di rimettere in discussione i ruoli e i modelli con cui sono cresciute le ultime generazioni, perché per un vero cambiamento, sono soprattutto gli uomini a dover evolvere, a vedere e sentire un nuovo senso di appartenenza.

| Reading: “Virgin & Martyr: Educarci ed educare - la cultura del consenso e della complessità” |
Virgin & Martyr è un’associazione culturale no profit e un vibrante progetto collettivo multidisciplinare che dal 2017 opera online e offline per diffondere informazione e consapevolezza sulle tematiche di educazione sessuale, socio-emotiva e digitale.
Composto da un team di giovanз attivistз, espertз e variз collaboratorз, provenienti da diversi contesti formativi, Virgin & Martyr promuove progetti educativi, formativi e di sensibilizzazione e si impegna a creare luoghi sicuri e inclusivi per confrontarsi, celebrando l’unicità e la collettività e collaborando con persone e realtà che ne condividono i valori.
L’obiettivo è contribuire a una cultura più equa e rispettosa di ogni soggettività, dove siano riconosciuti il diritto a una sessualità libera e consapevole, un'educazione attenta agli ambiti socio-emotivi e alle dinamiche digitali, contrastando tabù e stereotipi.
Greta Tosoni è una sex coach, educatrice sessuale queer e creativa.
Alice Ciani è una psicosessuologa e consulente sessuale.

| Queen of Saba LIVE |
Alieni in un mondo che spinge al binarismo, i Queen of Saba si presentano con colorata irruenza per smantellare i dogmi di genere, ed esplorare le infinite sfumature della musica. Duo elettronico con un'anima analogica composto da Sara Santi e Lorenzo Battistel, i Queen of Saba si cibano di influenze Neo-Soul, Alternative R&B, Disco Pop, Hip-Hop e Indietronica.

18 Settembre 

Ci saranno dei talk pomeridiani con ospiti istituzionali, appena avremo conferme torneremo da voi!

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 Per info e prenotazioni: info@cap10100.com
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CAP10100 è un nuovo spazio culturale inserito nei Centri del Protagonismo Giovanile della città di Torino, con il sostegno di Compagnia San Paolo, Edisu Piemonte, città di Torino e dell'Unione Europea.