RYŪKO | Il Drago e la Tigre: Ri/Equilibrio

RYŪKO | Il Drago e la Tigre: Ri/Equilibrio

ASSOCIAZIONE CULTURALE YOSHIN RYU STUDIO E RICERCA SUL GIAPPONE E L'ESTREMO ORIENTE     24-09-2022

Ryuko è una mostra, una rassegna culturale, un contenitore di eventi ideato e realizzato dall'Associazione Yoshin Ryu con il sostegno di Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo.
Dal 19 Settembre al 6 Novembre 2022 presso l'mpianto “Roberto Crescenzio” - Lungo Dora Pietro Colletta 51, Torino

Non esiste cultura, antica o moderna, arcaica o civilizzata, che non possieda i suoi miti.
Molti miti hanno una somiglianza, pur appartenendo a popoli vissuti in epoche diverse e inluoghi molto lontani.
La mitologia giapponese, in particolare, è un complesso sistema di credenze: il pantheon shintoista, da solo, vanta una “collezione” di più di 8000 kami (parola giapponese per “spirito” o “divinità”). Nonostante l’influenza dell’antica civiltà cinese, la maggior parte della mitologia e della religione giapponesi è autoctona. Abbraccia tradizioni shintoiste e buddhiste, ma anche credenze popolari legate all’agricoltura. Oltretutto, diversamente dalle mitologie greche, nordiche ed egiziane, è relativamente difficile distinguere che cosa è veramente “mito” e cosa accadimento storico in quella giapponese.

Tra i 12 animali dello zodiaco di derivazione cinese, i più rappresentati nell’Arte Orientale, sono il drago e la tigre.

Il Drago è il più conosciuto, rispettato, temuto e ammirato come nessun altro animale mitico.
Etereo, può volare tra le nubi o rifugiarsi tra le onde dei fiumi e degli specchi d’acqua. Nei millenni l’Uomo in tutto il mondo lo ha immaginato, inseguito, intravisto. A differenza dell’Occidente, il drago orientale è associato a valori positivi, forza, potenza spirituale, saggezza, benevolenza, immortalità e infinito.

Ai draghi erano attribuiti i cambiamenti climatici inattesi e i lampi e i tuoni di primavera (causati dal loro ritorno in cielo dopo un letargo invernale sotterraneo).
Il drago è anche simbolo di equilibrio in quanto illustrato come un insieme di animali: il corpo del serpente, le squame della carpa, le corna del cervo giovane, il naso di un Oni (demone), la testa di cammello, le orecchie della mucca, la barba della tigre, i baffi del gambero reale, gli artigli dell’aquila reale.

La Tigre è potente, solida, maestosa, terrena. Quasi un contraltare materiale all’immaginario Drago. Considerata regina di tutte le creature e traghettatrice per il regno dei morti, in Asia induceva timore reverenziale, simboleggiando al contempo collera, creatività, ricchezza, libertà indomita, eleganza e sensualità.
A partire dalle credenze di stampo daoista, nell’antico Oriente Drago e Tigre furono da secoli affiancati a descrivere virtualmente l’esistente. Yin e Yang, Negativo e Positivo, i poli opposti ma complementari nel costituire l’Universo: giorno e notte, maschile e femminile, caldo e freddo, inspirazione ed espirazione, e così via.
Così Drago e Tigre insieme divengono il simbolo dell’Armonia universale, la ricerca della naturale omeostasi. Nell’atteso e desiderato periodo che allontani la pandemia del Covid-19 e i venti di guerra tra popoli, scegliamo Drago e Tigre come simboli di buon auspicio, di vicinanza tra popoli, di pace, di ritorno alla normalità a suggellare un evento sociale e culturale si spera di grande rilievo.

Un evento questo che racchiude al suo interno una festa tradizionale giapponese: il Matsuri. Una festa di fine estate tra Drago e Tigre.
L’estate giapponese è la stagione dei Matsuri. Una tradizione che si traduce in momenti festosi e in cerimonie all’aperto, un modo per propiziarsi gli eventi di fine estate e un inverno clemente.
Anche Torino propone il suo Matsuri ovvero la festa nippo-torinese firmata Yoshin Ryu già dal 2014.
Il Matsuri Yoshin Ryu si svolge nell’area della sede dell'Associazione, in Lungo Dora Piero Colletta 51-53. Un luogo ideale per accogliere gli appassionati di cultura giapponese che si
manifesta già da distante grazie all’ergersi di due grandi Torii rossi; i portali della religione autoctona giapponese, lo Shinto, che permettono d’introdursi in una dimensione diversa, dimenticando per un poco la normale quotidianità.

In un’atmosfera serena e festosa si potranno vivere dal lunedì 19 settembre alla domenica 25 una serie di eventi che avranno la massima espressione tra sabato e domenica.
Questo Matsuri avrà una valenza in più. Dopo tre anni dall’inizio di quell’avvenimento nefasto che è il Covid19, ci siamo riproposti di realizzare un grande evento collettivo, ove la rete di artisti, esperti, appassionati di Giappone possano finalmente riunirsi, nell’area custodita dall’Associazione tra giardini esterni e spazi interni, per festeggiare e celebrare il ritorno alla vita, una necessità e un legittimo desiderio che non è venuto meno nonostante tutto.

Abbiamo dunque voluto concentrare le energie e le attività intorno a due figure mitiche: il Drago e la Tigre che divengono così, sotto una prospettiva di rinascita, il sigillo naturale a questo evento riequilibratore, chiamando a raccolta artisti contemporanei, esperti di storia e di arti tradizionali giapponesi, collezionisti, performer e autori La giornata di venerdì 23 settembre vedrà la presentazione inaugurale dell’opera: “Ryūko il Drago e la Tigre: Ri/Equilibrio”. Una grande installazione artistica realizzata con materiali di recupero dagli artisti Andrea Venturino e Saulo Guarnaschelli. Due grandi soggetti della mitologia giapponese, e non solo, che si fronteggiano, armonizzandosi nel tentativo di adombrare i cattivi auspici e suggellando invece un ritorno alla normalità e alla vicinanza tra i popoli.

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web: https://www.yoshinryu.com/