Giornata della Memoria e dell'Accoglienza 2020

Giornata della Memoria e dell'Accoglienza 2020

CIRCOLO RISORGIMENTO APS     03-10-2020 - 19:00

Il 3 ottobre 2013 persero la vita 368 persone tra uomini, donne e bambini in un naufragio a largo di Lampedusa.

Sono passati sette anni e da allora ogni 3 ottobre si celebra la “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, istituita da UNHCR.

Sabaro 3 ottobre vi aspettiamo al Circolo risorgimento per celebrare insieme il ricordo di tutte le persone che hanno perso la vita nel tentativo di migliorare la propria condizione di vita.
In occasione della giornata proietteremo il documentario realizzato da Simona Carnino: The Power of Passport.
Al termine della proiezione avremo l’occasione di dialogare con la regista. Il confronto ci permetterà di catturare gli elementi essenziali, utili a comprendere l’attuale situazione migratoria del Centro America e del Mediterraneo.
Sarà possibile inoltre provare il gioco da tavola ispirato a The Pop.
 
Per partecipare è necessario compilare il seguente formhttps://form.typeform.com/to/ShsfTygL
 
Dalle 19 alle 20 verrà offerto un piccolo rinfresco, al termine del quale seguirà la proiezione del documentario.
La partecipazione alla serata è garantita a un massimo di 25 persone*.
L’evento è gratuito per i possessori di tessera Arci 2020/2021.
La serata è realizzata all’interno del progetto Greenclusion, a cura di Associazione Amici di MAIS e in collaborazione con Il Circolo Risorgimento, 
Casseta Popular e M.A.I.S. Ong.
Il progetto è realizzato grazie al contributo del Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali, in collaborazione con la Regione Piemonte.
 
PER RAGIONI ORGANIZZATIVE L'EVENTO SARÀ CONFERMATO AL RAGGIUNGIMENTO DI UN MINIMO DI 10 PERSONE.
 
Sinossi di The Power of Passport
 
Maria, Petrona, Isabel e Sabina con il marito vivono nella regione maya-ixil del Guatemala occidentale, terra dilaniata da trentasei anni di conflitto armato interno e oggi saccheggiata da multinazionali.
Il loro obiettivo è trovare un lavoro dignitoso negli Stati Uniti. Troppo poveri, secondo i requisiti degli Stati Uniti, per ottenere un regolare visto di ingresso nel paese, i protagonisti si sono sentiti obbligati a migrare sulle vie del traffico gestito dai coyotes. In una delicata narrazione costruita tra Messico e Guatemala, i cinque personaggi fondono le loro voci con tenacia per denunciare le violenze subite da parte dei trafficanti, dei narcos e della polizia durante il loro cammino verso gli Stati Uniti.
Un racconto di migrazione centroamericana con uno sguardo al femminile, tessuto all’indomani del Dia de los muertos, che in un abbraccio corale e simbolico alla fine accoglie i personaggi e prova a curarne le ferite.