7 ottobre: "Molto grave il divieto di manifestare"

7 ottobre: "Molto grave il divieto di manifestare"

Arci Torino     07-10-2024

“I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.”

Art. 17 della Costituzione

Reputiamo molto grave il divieto emesso dalla Questura di Torino nei confronti della manifestazione convocata per questa sera. Provvedimento che, a differenza di quanto scritto nell’art. 17 della costituzione, fa riferimento non a motivi di sicurezza ma a motivazioni di opportunità politica e simbolica, legate al terribile eccidio del 7 Ottobre.

Ogni tentativo di apologia di quell'eccidio o intento celebrativo è per noi, senza ombra di dubbio, politicamente e moralmente inaccettabile.
ARCI ha sempre considerato quell’azione di Hamas un crimine atroce e ingiustificabile come atroce e ingiustificabile è, in forma ben peggiore per numero di vittime innocenti, la punizione che sta sottoponendo alla popolazione palestinese lo stato d’Israele, il cui premier, ricordiamo, ha un mandato d’arresto “urgente” emesso dalla procura della Corte Penale Internazionale.

Crediamo però che la costituzione parli chiaro: i divieti di manifestazione possono esser emessi solo per “comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica” e non per valutazioni politiche sui contenuti. Negli anni sono state permesse manifestazioni di ogni tipo, molte purtroppo convocate da organizzazioni dichiaratamente fasciste, e mai sono state utilizzate le motivazioni che hanno spinto il divieto di venerdi.

Auspichiamo che il divieto venga ritirato e che venga consentito, anche in questo caso, di “riunirsi” per poter esprimere le proprie idee.