Arci Piemonte 08-11-2024
Da più di un anno, il mondo assiste in silenzio ad un genocidio trasmesso per la prima volta in diretta streaming. La striscia di Gaza è devastata, decine di migliaia di vittime, donne, uomini e bambini subiscono una violenza quotidiana e implacabile delle bombe israeliane. Secondo un gruppo di medici americani operanti a Gaza, le vittime sono circa 119.000, mentre la rivista Lancet stima un totale di oltre 180.000.
Anche Arci Piemonte aderisce alla Manifestazione regionale indetta per sabato 16 novembre. Per una politica del disarmo, per interrompere il flusso di armamenti a Israele, per invertire la rotta dei sempre maggiori investimenti al settore bellico anziché al welfare pubblico, contro la militarizzazione e la repressione sempre più capillare e permeante della nostra società.
Il genocidio in corso e l’ampia guerra che ne consegue sono eventi terribili e intollerabili, ed hanno un impatto diretto anche su di noi: oltre al drammatico sostegno all’industria bellica, il governo italiano ha recentemente stanziato 32 miliardi di euro (con un incremento di oltre il 7% rispetto all'anno scorso) per il bilancio della difesa 2025, una cifra record destinata all'industria militare. Ogni euro speso per le armi sottrae risorse alla sanità, all’istruzione e al welfare, alla messa in sicurezza dei territori piegati dalle crisi climatiche, mentre la crisi sociale si aggrava.
Mobilitarsi è oggi più che mai un dovere, verso noi stessi e verso le generazioni future, per garantire giustizia e un futuro libero da ogni forma di oppressione.
L’appuntamento è per sabato 16 novembre, alle 14.30, in Piazza Statuto a Torino.