Arci Torino | Arci nazionale 25-11-2024
Dal 1° gennaio 2025, le attività associative del Terzo Settore potrebbero essere soggette al regime IVA. Una decisione che rischia di compromettere gravemente il ruolo sociale, culturale e politico di questo mondo, pilastro della partecipazione democratica e della solidarietà.
ARCI si oppone fermamente a questa prospettiva e con la campagna “I valori non si tassano” si rivolge alla cittadinanza, al Governo e al Parlamento. L’obiettivo è chiaro: escludere il Terzo Settore dall’ambito IVA nella prossima Legge di Bilancio, riconoscendo le sue peculiarità e modalità operative non economiche.
Un colpo alle associazioni e alla coesione sociale
Sottoporre il Terzo Settore al regime IVA significa trattare le associazioni come imprese commerciali, trasformando il rapporto con sociɜ e comunità in una logica di cliente-fornitore. Questo cambio di paradigma comprometterebbe l’autonomia delle associazioni, aggravandole con oneri burocratici insostenibili, soprattutto per le piccole realtà che operano nelle periferie, nei piccoli centri e nelle aree interne.
Inoltre, l’impatto fiscale sarebbe paradossalmente controproducente: mentre oggi le associazioni non recuperano l’IVA sugli acquisti, in futuro potrebbero detrarla, generando una riduzione delle entrate fiscali complessive.
Difendere il valore costituzionale del Terzo Settore
Le associazioni del Terzo Settore non sono solo entità operative, ma espressione delle “libertà sociali” riconosciute dalla Costituzione. La Corte Costituzionale ha sottolineato nel 2020 il ruolo delle associazioni come luoghi di reciprocità e solidarietà, fondamentali per il tessuto sociale del nostro Paese.
ARCI ribadisce l’importanza di preservare questa visione: il Terzo Settore è uno spazio che unisce partecipazione democratica ed equità sociale, costruendo nuovi modelli di welfare.
Un impegno collettivo per il futuro del Terzo Settore
Chiediamo al Governo e al Parlamento di agire con responsabilità, tutelando le associazioni attraverso provvedimenti concreti che le escludano dal regime IVA. Difendere il Terzo Settore con atti concreti significa proteggere il cuore pulsante della coesione sociale, della partecipazione democratica e della solidarietà.