BJCM - Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo

ARCI Torino sostiene e partecipa, da molti anni, come componente attiva al network associativo della BJCEM che è un’associazione internazionale con più di 50 membri e partner in Europa, Asia e Africa, che uniscono le loro forze per rendere possibile la Biennale e garantire la partecipazione di giovani artisti e artiste provenienti o operanti nei territori dell’area Mediterranea. Lo scopo del network è anche quello di creare opportunità per giovani operatori e operatrici culturali, attraverso azioni pre-Biennale, finalizzate a sostenere la loro mobilità nel Mediterraneo, attraverso la partecipazione a scambi, progetti collaborativi, programmi di formazione e ricerca. Nata nel 1985 come piattaforma nomade, la Biennale, organizzata da BJCEM – Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée ha attraversato il Mediterraneo, nel corso della sua storia, da Barcellona a Marsiglia, da Torino a Sarajevo, e ancora Roma, Atene e Tirana. In questa prospettiva, ha sostenuto nel corso delle sue diciotto edizioni e trent’anni di lavoro migliaia di artisti e artiste provenienti da più di 30 diversi paesi, mission che con questa edizione conferma e intensifica. Ogni edizione della Biennale si rivela dunque con un’occasione di approfondimento, incontro, mobilità, scambio e conoscenza.

Nel 2019 abbiamo dato vita insieme al Network europeo BJCEM l’iniziativa denominata UKYA City Takeover Nottingham 2019 svolta in Inghilterra nel febbraio 2019 e alla quale hanno partecipato anche due giovani artisti torinesi attivi presso una nostra associazione.

Mentre nell’autunno 2019 è stata avviata la call per la 19° edizione della Biennale itinerante. Il luogo scelto è la Repubblica di San Marino e il tema sarà “MEDITERRANEA 19 – School of Waters” dedicata ad artisti/e, scrittori/scrittrici, ricercatori/ricercatrici under-35, che vivono e lavorano in una costellazione di territori collegati al Mare Mediterraneo. In questo contesto geopolitico, MEDITERRANEA 19 – School of Waters vuole stimolare riflessioni sugli scambi e sulle ibridazioni, così come sulle diaspore incrociate che attraversano lo spazio Mediterraneo globalizzato.

A causa della Pandemia la manifestazione artistica è stata spostata nel 2021.