MOLO DI LILITH APS 14-04-2022 - 21:30
Intervista infingarda a Murat Cinar.
Non troppi anni fa, anche se pare un secolo, discutevamo con Murat Cinar, giornalista turco residente in Sabaudia, della spettacolarizzazione della guerra, dell'occidentalizzazione della lotta, del ruolo gravissimo dei media.
Lo facevamo in relazione (soprattutto) all'utilizzo del corpo femminile.
Oggi, con la guerra alle porte, possiamo affermare con una certa sicurezza che la pornografia della guerra ha invaso ogni possibile argomento, in primis il suo opposto, il concetto di pace.
Erdogan che media tra Putin e Zelenski, col plauso di quegli stessi politicanti occidentali che fino a ieri lo consideravano un feroce e sanguinario dittatore, farebbe ridere. Non fosse che da ridere c'è poco pochissimo.
Torniamo a discuterne con Murat, che negli ultimi tempi ha dedicato energie ed articoli a questo e ad altri attualissimi temi, scrivendo per Il Manifesto, Gariwo Onlus, OgZero, e intervenendo a diverse trasmissioni radiofoniche.
Il tutto in attesa di vedere il presidente della Turchia marciare in piazza, sottobraccio a quello di Israele, entrambi avvolti nella bandiera della pace.