Sandra C – I Leoni globali Mo-No-Logo

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MOLO DI LILITH APS     01-12-2022 - 21:30

Con Nathalie Bernardi.
Testo di Adriano Marenco.

Se una donna vuole il potere e vuole averlo da maschio allo stesso modo tradirà ucciderà prevaricherà. Per rendere più grassa la sua prole. Anche se non ne ha.
Quando ti avvicini al potere. Non ti avvicinare mai al potere. Possiedilo casomai.

Sandra C. è Cassandra, una Cassandra immersa nelle vicende del G8 e delle contestazioni No Global.
E’ una semidea, un po’ contestatrice, un po’ gattara, un po’ naturalmente dea. Con tutte le contraddizioni del caso.

È costretta dal suo destino a dire la verità su ciò che è capitato a Genova, Seattle, Napoli, Roma. Non ci arriva a cuor leggero, come ogni dea ha maneggiato lei stessa il potere, le sue conseguenze e i suoi compromessi.

Sandra C. è un monologo che nasce pensando a Cassandra di Christa Wolf. Un testo evocato dal corpo di Cassandra; attualizzato attraverso un percorso franto, disincantato, brutale.
Sandra C. sviscera letteralmente la verità. Vuole essere compresa, creduta, anche attraverso l’accettazione della parte di verità che non ci piace. La sventura è una superstizione che capita per non voler vedere.

La guerra di Troia diventa la guerra globale per umanizzare la “globalizzazione”: la globalizzazione che vuole il potere contro chi il potere lo subisce. Una battaglia evidentemente persa. La battaglia del cavallo di Troia diventa la guerriglia del G8 e degli scontri di Piazza San Giovanni a Roma ma sono solo accenni, evocazioni.
Chi è il traditore?
Sandra C, mito pauperizzato evoca i nostri fantasmi, ci racconta i nemici interiori, il potere e la femminilità.
E soprattutto ci fa presente che sempre, dobbiamo smettere di credere agli dei. La religione vale una guerra di religione?

Il mito della globalizzazione, come Cassandra, forse, l'avrebbe “visto”.