HomeGipsyHome #21 Riccardo Salvini + Meijic Inca @MagazzinosulPo

HomeGipsyHome #21 Riccardo Salvini + Meijic Inca @MagazzinosulPo

MAGAZZINO SUL PO APS     22-10-2020 - 21:00

HomeGipsyHome - rassegna nomade presenta:
COME TORNARE INDIETRO NEL TEMPO

Giovedì 22 Ottobre h. 21
Magazzino sul Po
Riccardo Salvini (Foxhound, Indianizer) + Meijic Inca
 
La terza stagione ripassa come di consuetudine, con una data ogni due mesi, dal Magazzino sul Po.
Per la data #21 della nostra rassegna, a salire sul vero palco dei Murazzi ci sarà Meijic Inca: il progetto solista di Leo Ostuni, chitarrista e cantante dei Moustache Prawn, per farci viaggiare tra riti magici, bestie selvagge e civiltà antiche.
A chiudere la serata Riccardo Salvini che dopo le esperienze con Foxhound, Indianizer, Love trap e talky nerds ha deciso di scrivere e cantare nella sua lingua madre e per l'occasione ci presenta questo suo nuovo progetto. Chitarra classica e voce, loops ed effetti psicotropi. Canzoni vecchie e nuove, stessi problemi in forme diverse.
NOTA BENE
A causa delle nuove disposizione e limitazioni i posti saranno molto limitati, per questo vi consigliamo di assicurarvi il vostro comprando la prevendita a questo link:
http://bit.ly/HOMEGIPSYHOME22102020_BIGLIETTI
 
- Ingresso con tessera ARCI
contributo all'ingresso 5€ -
 
Meijic Inca
ovvero Leonardo Ostuni, già cantante e chitarrista dei Moustache Prawn. Il progetto nasce la scorsa estate a Bratislava, dove Leonardo vive: sotto al suo balcone le mura del castello medievale, uno degli elementi che hanno influenzato il carattere magico e la scelta del nome ”Magic”, capacità di dominare le forze della natura mediante il ricorso ad arti occulte di natura malefica o benefica ; ”Meiji”, periodo storico del Gappone che comprende i 44 anni di regno dell'Imperatore Mutsuhito (1868-1912); “Inca”, per l’influenza della musica esotica nell’uso delle percussioni". Un misto dunque di atmosfere incantate, influenze giapponesi, esotismo e una strizzata d'occhio a Mac De Marco, per un debutto davvero interessante e morbidamente godibile.
Dopo il primo brano "Marvin", esce "El Jaguar", che ci porta a correre come guerriero giaguaro in fuga dai conquistadores: le atmosfere lisergiche della traccia sono un gran bel trip tra la psichedelia anni settanta, gli scenari western e la musica messicana.